Menu
Viaggi da raccontare » Città

Tbilisi, tra art déco e khinkhali

Come tutti i luoghi un tempo facenti parte dell’URSS, anche Tbilisi, capitale della Georgia, è una città che ora gode di luce propria e che va scoperta o riscoperta. Le curiosità artistiche, in particolare, meritano l’attenzione del viaggiatore non troppo frettoloso. Il quale, comunque, non deve mai dimenticare gli aspetti riguardanti la sicurezza.

Quindi, se avevate già intenzione di visitare quelle zone, non lasciatevi sfuggire l’occasione di approfondire le vostre conoscenze. Con un po’ di adeguata preparazione e organizzandosi a dovere, c’è la possibilità di apprezzare le bellezze e le non poche sorprese che offre la località. Lasciandovi la voglia di tornarci e di consigliarla a chi magari nemmeno l’aveva considerata per un periodo di ferie… alternativo.

Come si scrive?

Essendo una lingua dotata di caratteri propri, a volte le pronunce e le trascrizioni del nome presentano delle differenze. Non è raro trovare nelle guide o sugli atlanti qualche altra “versione”, come Tiblisi o Tbilissi, o perfino Tiflis. Ma sappiate che si tratta della medesima, bellissima città.

Passeggiando per le strade

Una delle peculiarità che risaltano facendo due passi per la città è la massiccia presenza di edifici che seguono lo stile dell’art déco. Forme morbide e arrotondate riscontrabili non solo dai profili dei palazzi, ma anche nei loro singoli elementi (portoni, balconi) testimoniano uno stile sviluppatosi tra gli anni ’30 e ’40 del secolo scorso, ma ridefinito e in qualche modo ripercorso anche una cinquantina d’anni fa. E di tracce ce ne sono molte in giro.

Dei piatti deliziosi

Fra le varie pietanze tipiche che potrete gustare sul posto, c’è il lobio, una speziatissima zuppa di fagioli. E soprattutto non dimenticate di provare i khinkhali, vale a dire dei grossi ravioli ripieni di carne di manzo o di maiale, dei quali esistono comunque della varianti (con formaggio o con funghi). Da assaggiare pure il khachapuri, pane – dalle diverse cotture – farcito in maniera ricca.

Indicazioni sulla sicurezza

Il Paese, la cui moneta corrente è il lari (l’euro è comunque accettato, ma cambiare la valuta sul posto non pone alcun problema), a causa di precise regole sanitarie, rifiuta l’ingresso di alcuni farmaci, perciò se state seguendo qualche terapia è meglio documentarsi prima su quali medicine non sono accettate. Quanto alla sicurezza in generale, la situazione ad oggi è tranquilla, non sono stati registrati scontri particolari  dopo gli episodi del 2008. Evitate invece di avvicinarvi al confine con la Turchia e alle zone  “calde” come la Cecenia o le regioni scissioniste come l’Abkhazia o l’Ossezia.

Queste le osservazioni di massima, se volete viaggiare più sereni, affidatevi ad una polizza viaggio ERV come Tutto Compreso. Il resto, nelle sue sfaccettature, scovatelo voi recandovi sul posto, assieme ad un gruppo di amici. Ne vale la pena.